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  1. Strutture

Language Contact Research and Action

Gruppo
Il gruppo di ricerca in oggetto è costituito dai seguenti componenti: - per il DICAM: Prof. Alessandro De Angelis (SSD L-LIN/01 Glottologia e Linguistica, PO); Prof.ssa Angela Castiglione (SSD L-LIN/01 Glottologia e Linguistica, RTD A); Prof.ssa Elisa Fiorenza (SSD L-LIN/02 Linguistica applicata, RTD B); Dott.ssa Annamaria Chilà (SSD L-LIN/01 Glottologia e Linguistica, assegnista di ricerca). - per il COSPECS: Prof.ssa Elvira Assenza (SSD L-FIL-LET/12, PA) Tutti i membri del gruppo si occupano, da diversi anni e da prospettiva diverse, delle problematiche inerenti il contatto linguistico e gli effetti del bi-/plurilinguismo sul repertorio linguistico dei parlanti e sulle loro strategie di comprensione e acquisizione di L2/LS. Il gruppo ha una collaborazione di ricerca con: - l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia – Dipartimento di Comunicazione ed Economia, che tuttora si occupa in prospettiva microvariazionista di contatto greco-romanzo, e con cui è stato sottoscritto un protocollo d’intesa, approvato nella seduta del Consiglio del DICAM in data 20/12/2021; - il Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani (CSFLS), per un comune impegno del governo regionale e dell’Università di Messina per la realizzazione di un Atlante dei toponimi orali in Sicilia, iniziativa approvata nella seduta del Consiglio del DICAM in data 20/12/2021; - il circolo culturale Apodiafàzzi, con sede a Bova, che si occupa della tutela e della valorizzazione del greco di Calabria, con il quale è stato sottoscritto un protocollo d’intesa, approvato nella seduta del Consiglio del DICAM in data 20/12/2021. Infine, il gruppo di ricerca, su iniziativa del Prof. De Angelis, ha avanzato una proposta di adesione, da parte del DICAM, al ddl 1940, relativa alla modifica dell’art. 2 della legge 15 dicembre 1999 n. 482, volta a includere le parlate gallo-italiche di Sicilia tra le minoranze linguistiche protette. Tale adesione è stata formalizzata nel Consiglio del CdS del 30/5/2022. Tutte le iniziative qui descritte mirano all’approfondimento del nucleo di ricerca prefissato dal gruppo: quello del contatto tra le lingue (cfr. sezione linee di ricerca). Sono in atto collaborazioni con: la Prof.ssa Cristina Guardiano e Dott. Andrea Ceolin (UniMore), in corso; Collaborazione il Progetto Fading voices in southern Italy: investigating language contact in Magna Graecia (University of Cambridge, UK), a. 2016. l’associazione culturale ellenofona Jalò tu Vùa di Bova Marina, per la salvaguardia del greco di Calabria (dal 2015-16). il Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani (CSFLS), dal 2021; il circolo culturale Apodiafàzzi, dal 2021.
Indirizzo:
Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne Università degli Studi di Messina Polo Didattico "Annunziata" 98168 MESSINA
Periodo di attività:
(giugno 1, 2022 - )
  • Dati Generali
  • Aree Di Ricerca
  • Afferenze
  • Pubblicazioni
  • Contatti

Dati Generali

Acronimo

LanCoRA

Tipo

Gruppo di ricerca coordinata

Strutture collegate (2)

Dipartimento di Civiltà antiche e moderne
Dipartimento di Scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e degli studi culturali

Premi / Riconoscimenti

ACTFL Research Award, conferito da ACTFL (American Council on the Teaching of Foreign Languages)

Aree Di Ricerca

Settori (9)


SH4_10 - Language typology; historical linguistics - (2020)

SH4_11 - Pragmatics, sociolinguistics, linguistic anthropology, discourse analysis - (2020)

SH4_8 - Language learning and processing (first and second languages) - (2020)

Goal 10: Reduced inequalities

Goal 11: Sustainable cities and communities

Goal 4: Quality education

Goal 8: Decent work and economic growth

Settore L-LIN/01 - Glottologia e Linguistica

Settore L-LIN/02 - Didattica delle Lingue Moderne

Descrizione linee ricerca

1) Il contatto greco-romanzo in Italia meridionale. La ricerca ha ormai rilevato come le varietà romanze meridionali estreme (calabrese meridionale, siciliano nord-orientale e salentino centro-meridionale) risentano dell’influenza esercitata dal greco, parlato in questi territori a partire dalle colonizzazioni dell’VIII-VII sec. a.C. Tale contatto si protrae fino ad oggi nelle isole alloglotte della Bovesìa e della Grecìa salentina. La nostra attività di ricerca si inserisce nel filone di studi che analizza le dinamiche con cui le varietà romanze hanno recepito i costrutti italo-greci. Tali studi hanno evidenziato la creazione, in seno a ciascuna varietà romanza, di sistemi grammaticali ibridi, che non possono essere analizzati né come interamente romanzi, né come interamente greci e che presentano una forte variazione interna, sia diatopica che diacronica. 2) L’attuale assetto dei dialetti siciliani (in particolare nordorientali) e calabresi estremi. L’analisi dei dati raccolti sul campo ha evidenziato la permanenza di alcuni fenomeni morfosintattici peculiari, esito delle reazioni diasistemiche tra l’elemento romanzo e quello greco. Tuttavia, il loro grado di vitalità varia nelle due macroaree: le varietà calabresi si mostrano più conservative, mentre le parlate siciliane nord-orientali presentano un alto grado di permeabilità alle varietà contigue e una tendenza a processi di koineizzazione in direzione del (pan)siciliano e/o dell’italiano regionale. Tali processi non investono uniformemente le varietà messinesi e la retrocessione dei costrutti locali non coinvolge allo stesso modo tutti i fenomeni in questione. I tratti arealmente marcati si mantengono saldi a Messina – dove agisce una più forte ‘lealtà linguistica’ nei confronti dei tratti locali – e nelle aree più isolate, mentre sono recessivi nei centri aperti ai flussi di innovazione irradiata dai poli linguistici di maggiore prestigio. Le evidenze fornite dalla nostra ricerca inducono a spiegare il fenomeno in termini di complessità. Le varietà messinesi, infatti, di fronte a costruzioni alternative strutturalmente equipollenti o più complesse conservano le strutture locali; mentre tendono ad accogliere costrutti siciliani equivalenti ma meno complessi, che comportano minore sforzo in termini di processamento. Ciò conferma l’ipotesi, di ambito psicolinguistico, che, se in un diasistema esistono due strutture morfosintattiche alternative, la preferenza verrà accordata a quella sintatticamente più semplice e processabile. 3) Gli effetti del bi-/plurilinguismo in contesti di lingue di minoranza. I parlanti delle varietà romanze meridionali oggetto di studio possono essere considerati a tutti gli effetti parlanti bi-/plurilingui, poiché hanno competenze ricettive e/o produttive in una o più varietà romanze e, nel caso dei pochi parlanti grecofoni, in almeno una delle varietà di greco sopra menzionate. Nella letteratura sul bilinguismo è stato evidenziato un effetto positivo di questo su alcune funzioni cognitive e sull’apprendimento di L2/LS. A livello linguistico e metalinguistico, invece, rispetto ai monolingui, i parlanti bilingui mostrerebbero una maggiore consapevolezza metalinguistica (CML); ciò costituirebbe un vantaggio nell’apprendimento di LS/L2. Recenti contributi nell’ambito dell’intercomprensione tra lingue romanze sembrano confermare la centralità della CML. Nonostante gli studi sugli effetti cognitivi del bilinguismo con lingue minoritarie siano ancora molto scarsi, i vantaggi della presenza di lingue minoritarie nel repertorio sembrano equiparabili a quella di lingue ‘globali’, come l’inglese e il francese. A partire da studi sperimentali su parlanti bilingui dell’area calabrese,il presente gruppo di ricerca intende indagare il contatto linguistico dal punto di vista dei singoli parlanti, sia in termini di composizione e ampiezza dei repertori linguistici, sia in termini di CML.
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Afferenze

Referenti

DE ANGELIS Alessandro

Elenco di tutti gli autori

Prof.ssa Cristina Guardiano, Dott. Andrea Ceolin (Università di Modena e Reggio Emilia); Dott.ssa Giulia Bucci (Sapienza, Università di Roma); Dott.ssa Carmelina Toscano (Università di Firenze)

Partecipanti (4)

ASSENZA Elvira
CASTIGLIONE Angela
DE ANGELIS Alessandro
FIORENZA Elisa

Pubblicazioni

Pubblicazioni (15)

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