Programma E Obiettivi
Obiettivi
Il corso prepara professionisti che operano nel campo della tutela della collettività e dei singoli individui dai rischi presenti negli ambienti di vita e di lavoro.
L'analisi dei rischi viene condotta per tipo di rischio e per matrice di provenienza. I rischi studiati sono riferiti sia alla salute che alla sicurezza e comprendono i rischi fisici, chimici, biologici, ergonomici, di incidente e di infortunio, nonché i rischi che compromettono in maniera multifattoriale il benessere delle popolazioni limitandone l'aspettativa di vita o riducendo gli anni di vita privi di disabilità attesi. Le matrici di provenienza su cui è condotta l'analisi riguardano: l'ambiente di vita esterno -tradizionalmente diviso nei tre comparti dell'aria, dell'acqua e del suolo -, l'ambiente indoor delle abitazioni e delle comunità, gli alimenti siano essi di origine vegetale o animale - e la loro filiera, il lavoro di produzione e di servizi e gli ambienti ed i contesti organizzativi in cui si effettua.
I laureati sono in grado di individuare i potenziali pericoli presenti negli ambienti studiati, di definirne le caratteristiche fondamentali e/o di usare gli strumenti per raggiungerne una conoscenza più approfondita; sanno misurare l'esposizione ai fattori di rischio ed infine definire il rischio per le popolazioni interessate. Essi sanno inoltre indicare le soluzioni idonee ad eliminare o limitare il rischio e sanno adoperare le modalità di prevenzione a disposizione delle Autorità Pubbliche per il raggiungimento di tale fine, siano esse di promozione alla salute e ai comportamenti corretti o siano coercitive e sanzionatorie e/o applicate in collaborazione con l Autorità Giudiziaria.
I laureati nel corso conoscono i principi della comunicazione del rischio e li sanno applicare sia nelle attività di formazione a gruppi specifici che nei rapporti più generali con gli individui e le popolazioni interessate.
Sanno inoltre lavorare in gruppi multiprofessionali e più in generale sanno collaborare con professioni e specializzazioni diverse dalla propria al fine di raggiungere l'obiettivo di prevenzione più adeguato.
Hanno acquisito la capacità di trattare criticamente l'informazione e di approfondire autonomamente temi specifici; sanno essere flessibili nell'affrontare temi e condizioni di contesto che mutano con alta frequenza e sanno attendere all'aggiornamento continuo del proprio bagaglio di conoscenza.
I laureati nel corso hanno acquisito un robusto senso etico del loro operare e lo sanno tradurre nella trasparenza del percorso dell'indagine e della decisione, nella capacità di individuare gli interessi in gioco ed esplicitarne il ruolo nelle soluzioni adottate, nella correttezza ed imparzialità dell'operare e più in generale nello spirito di servizio al bene della comunità.
Il percorso di formazione prevede l'acquisizione di conoscenze scientifiche di base nel campo della chimico-fisica, della biologia, della struttura e del funzionamento del corpo umano, dell'ecologia, della statistica e dell'epidemiologia; tale studio viene in gran parte completato nel primo anno di corso ed è facilitato dall'offerta ampia di esercitazioni d'aula e di laboratorio. Già nella seconda parte di questo primo anno tuttavia gli studenti si confrontano con alcuni temi caratterizzanti del corso: lo studio del comparto specifico delle acque e l'analisi dei rischi fisici negli ambienti di lavoro; tali materie vengono trattate sia nelle lezioni frontali che nelle attività di tirocinio che si svolgono presso le strutture dell'ARPA e presso i servizi delle Aziende Sanitarie dedicati alla prevenzione nei luoghi di lavoro.
Nel secondo anno di corso sono esaminati i rischi chimici - ambientali ed occupazionali - e viene preso in esame più complessivamente il tema della tutela negli ambienti di lavoro sotto il profilo della sicurezza, del sistema di controllo pubblico e delle buone pratiche aziendali; parallelamente vengono trattate le basi giuridiche amministrative, penali e del lavoro dell'attività professionale; lo studio teorico viene affiancato dall'esperienza di tirocinio che affronta presso i dipartimenti dell'ARPA i temi dell'inquinamento dell'aria e del suolo e presso le strutture sanitarie o le aziende produttive tratta la prevenzione lavorativa. La seconda parte del secondo anno è dedicata principalmente ai temi della sicurezza alimentare sia nello studio teorico chimica degli alimenti, tecnologie, analisi del rischio, modalità di prevenzione e controllo – che nelle applicazioni pratiche di tirocinio. Ad esso si affianca l'insegnamento di scienze umane, che introduce i temi della psicologia del lavoro e delle organizzazioni e della responsabilità professionale.
Nel terzo anno viene approfondita la conoscenza delle malattie correlate al lavoro e della loro prevenzione, sia nelle lezioni frontali che nelle attività di tirocinio. Viene inoltre affrontato in modo complessivo il tema della prevenzione negli ambienti indoor e nelle comunità, con un'attenzione particolare agli aspetti della comunicazione del rischio e all'organizzazione delle risposte in caso di emergenza; alla formazione teorica si affianca il tirocinio presso i servizi d'igiene ambientale delle aziende sanitarie. Nel secondo semestre la preparazione viene completata con materie attinenti alla fisica ambientale e alle misure di controllo dell'inquinamento. Nella seconda metà del terzo anno acquista particolarmente importanza lo stage per la tesi che introduce con più profondità lo studente nel mondo del lavoro; la tesi finale completa la formazione con l'apprendimento delle modalità di studio ed approfondimento di uno specifico tema e il perfezionamento delle capacità logiche e comunicative del laureando.
L'analisi dei rischi viene condotta per tipo di rischio e per matrice di provenienza. I rischi studiati sono riferiti sia alla salute che alla sicurezza e comprendono i rischi fisici, chimici, biologici, ergonomici, di incidente e di infortunio, nonché i rischi che compromettono in maniera multifattoriale il benessere delle popolazioni limitandone l'aspettativa di vita o riducendo gli anni di vita privi di disabilità attesi. Le matrici di provenienza su cui è condotta l'analisi riguardano: l'ambiente di vita esterno -tradizionalmente diviso nei tre comparti dell'aria, dell'acqua e del suolo -, l'ambiente indoor delle abitazioni e delle comunità, gli alimenti siano essi di origine vegetale o animale - e la loro filiera, il lavoro di produzione e di servizi e gli ambienti ed i contesti organizzativi in cui si effettua.
I laureati sono in grado di individuare i potenziali pericoli presenti negli ambienti studiati, di definirne le caratteristiche fondamentali e/o di usare gli strumenti per raggiungerne una conoscenza più approfondita; sanno misurare l'esposizione ai fattori di rischio ed infine definire il rischio per le popolazioni interessate. Essi sanno inoltre indicare le soluzioni idonee ad eliminare o limitare il rischio e sanno adoperare le modalità di prevenzione a disposizione delle Autorità Pubbliche per il raggiungimento di tale fine, siano esse di promozione alla salute e ai comportamenti corretti o siano coercitive e sanzionatorie e/o applicate in collaborazione con l Autorità Giudiziaria.
I laureati nel corso conoscono i principi della comunicazione del rischio e li sanno applicare sia nelle attività di formazione a gruppi specifici che nei rapporti più generali con gli individui e le popolazioni interessate.
Sanno inoltre lavorare in gruppi multiprofessionali e più in generale sanno collaborare con professioni e specializzazioni diverse dalla propria al fine di raggiungere l'obiettivo di prevenzione più adeguato.
Hanno acquisito la capacità di trattare criticamente l'informazione e di approfondire autonomamente temi specifici; sanno essere flessibili nell'affrontare temi e condizioni di contesto che mutano con alta frequenza e sanno attendere all'aggiornamento continuo del proprio bagaglio di conoscenza.
I laureati nel corso hanno acquisito un robusto senso etico del loro operare e lo sanno tradurre nella trasparenza del percorso dell'indagine e della decisione, nella capacità di individuare gli interessi in gioco ed esplicitarne il ruolo nelle soluzioni adottate, nella correttezza ed imparzialità dell'operare e più in generale nello spirito di servizio al bene della comunità.
Il percorso di formazione prevede l'acquisizione di conoscenze scientifiche di base nel campo della chimico-fisica, della biologia, della struttura e del funzionamento del corpo umano, dell'ecologia, della statistica e dell'epidemiologia; tale studio viene in gran parte completato nel primo anno di corso ed è facilitato dall'offerta ampia di esercitazioni d'aula e di laboratorio. Già nella seconda parte di questo primo anno tuttavia gli studenti si confrontano con alcuni temi caratterizzanti del corso: lo studio del comparto specifico delle acque e l'analisi dei rischi fisici negli ambienti di lavoro; tali materie vengono trattate sia nelle lezioni frontali che nelle attività di tirocinio che si svolgono presso le strutture dell'ARPA e presso i servizi delle Aziende Sanitarie dedicati alla prevenzione nei luoghi di lavoro.
Nel secondo anno di corso sono esaminati i rischi chimici - ambientali ed occupazionali - e viene preso in esame più complessivamente il tema della tutela negli ambienti di lavoro sotto il profilo della sicurezza, del sistema di controllo pubblico e delle buone pratiche aziendali; parallelamente vengono trattate le basi giuridiche amministrative, penali e del lavoro dell'attività professionale; lo studio teorico viene affiancato dall'esperienza di tirocinio che affronta presso i dipartimenti dell'ARPA i temi dell'inquinamento dell'aria e del suolo e presso le strutture sanitarie o le aziende produttive tratta la prevenzione lavorativa. La seconda parte del secondo anno è dedicata principalmente ai temi della sicurezza alimentare sia nello studio teorico chimica degli alimenti, tecnologie, analisi del rischio, modalità di prevenzione e controllo – che nelle applicazioni pratiche di tirocinio. Ad esso si affianca l'insegnamento di scienze umane, che introduce i temi della psicologia del lavoro e delle organizzazioni e della responsabilità professionale.
Nel terzo anno viene approfondita la conoscenza delle malattie correlate al lavoro e della loro prevenzione, sia nelle lezioni frontali che nelle attività di tirocinio. Viene inoltre affrontato in modo complessivo il tema della prevenzione negli ambienti indoor e nelle comunità, con un'attenzione particolare agli aspetti della comunicazione del rischio e all'organizzazione delle risposte in caso di emergenza; alla formazione teorica si affianca il tirocinio presso i servizi d'igiene ambientale delle aziende sanitarie. Nel secondo semestre la preparazione viene completata con materie attinenti alla fisica ambientale e alle misure di controllo dell'inquinamento. Nella seconda metà del terzo anno acquista particolarmente importanza lo stage per la tesi che introduce con più profondità lo studente nel mondo del lavoro; la tesi finale completa la formazione con l'apprendimento delle modalità di studio ed approfondimento di uno specifico tema e il perfezionamento delle capacità logiche e comunicative del laureando.
Conoscenze e capacità di comprensione
In termini di acquisizione di competenze teoriche e operative con riferimento al percorso formativo, orientato in concatenate successioni di acquisizione delle conoscenze (fase teorica – teorico-pratica e pratica), i laureati in Tecniche della prevenzione matureranno progressivamente le loro conoscenze che saranno particolarmente approfondite sui fattori di rischio per la salute, presenti oltre che nei luoghi di lavoro anche nell’ambiente di vita e negli alimenti. Le loro capacità saranno addestrate all’utilizzo di specifici testi avanzati e alla consultazione di banche dati di settore. Il processo formativo di apprendimento dei processi di esposizione al rischio conferirà loro le necessarie conoscenze in particolare dei rischi emergenti d’interesse specifico per la salute nella sua accezione estensiva di pubblica e non limitata a quella lavorativa.
Conoscono e comprendono i processi di esposizione e sono in grado di attuare idonei percorsi di prevenzione. Hanno conoscenze di base in materie giuridiche relative a procedimenti amministrativi, penali e del lavoro naturalmente collegate alla specifica professionalità di ambito e di cui sanno comprendere i termini e le corrette modalità di applicazione.
Hanno conoscenze di base sulle misure tecniche necessarie alla riduzione delle esposizioni con particolare riguardo ai presidi specifici in tema di alimenti e luoghi di lavoro.
La loro conoscenza e capacità di comprensione è stimolata e sostenuta dalla configurazione dell’iter formativo che prevede nei vari ambiti attivati la naturale successione di moduli teorici – teorico-pratici e pratici.
Conoscono e comprendono i processi di esposizione e sono in grado di attuare idonei percorsi di prevenzione. Hanno conoscenze di base in materie giuridiche relative a procedimenti amministrativi, penali e del lavoro naturalmente collegate alla specifica professionalità di ambito e di cui sanno comprendere i termini e le corrette modalità di applicazione.
Hanno conoscenze di base sulle misure tecniche necessarie alla riduzione delle esposizioni con particolare riguardo ai presidi specifici in tema di alimenti e luoghi di lavoro.
La loro conoscenza e capacità di comprensione è stimolata e sostenuta dalla configurazione dell’iter formativo che prevede nei vari ambiti attivati la naturale successione di moduli teorici – teorico-pratici e pratici.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
I laureati in Tecniche della prevenzione sanno applicare le conoscenze acquisite al processo di analisi dei rischi in ambienti operativi specifici e sanno individuare le misure idonee a prevenirli. Sanno applicare la normativa di prevenzione e quella di controllo, avendole maturate presso le strutture deputate agli interventi preventivi e di vigilanza.
Autonomia di giudizi
I laureati del corso sono in grado di accedere all'informazione e gestire i dati acquisiti in modo corretto ed efficace, da ciò derivandone giudizi originali sulle specifiche condizioni di rischio e, individuando le azioni correttive possibili, sono in grado, tenendo conto delle implicazioni socio-economiche che discendono da tale processo, di modulare opportunamente le soluzioni al fine di ottenere il migliore risultato atteso.
Abilità comunicative
I laureati in Tecniche della prevenzione hanno acquisito abilità comunicative di base e specifiche per la comunicazione del rischio alle popolazioni e capacità più avanzate nello scambio d'informazioni e opinioni che consentono loro di interagire con altri operatori di professioni diverse nell'ambito di gruppi di lavoro multidisciplinari per condurre attività di équipe. Saranno capaci di comunicare idee e informazioni, risolvere problemi e proporre adeguate soluzioni di tipo scientifico sia in forma orale sia scritta, sia in italiano sia in inglese, nell'ambiente professionale in cui opereranno. Saranno in grado di redigere relazioni e presentazioni anche con l'ausilio di mezzi informatici e contribuire alla formazione e all'aggiornamento di altro personale.
Capacità di apprendimento
I laureati hanno sviluppato idonee capacità atte ad affrontare l'evoluzione delle conoscenze scientifiche e metodologiche nel campo della prevenzione mediante processi autonomi di apprendimento, che permettono altresì di avanzare verso studi di maggiore complessità.
Saranno in grado di aggiornare in modo autonomo le proprie competenze rispetto alle innovazioni tecnologiche e scientifiche dal punto di vista dell'attività lavorativa. Capacità sviluppate e verificate con la preparazione degli esami e in particolar modo con la frequenza del tirocinio pratico, nel quale la teoria e la pratica sono coniugate allo scopo di raggiungere un'adeguata preparazione della prova finale.
Saranno in grado di aggiornare in modo autonomo le proprie competenze rispetto alle innovazioni tecnologiche e scientifiche dal punto di vista dell'attività lavorativa. Capacità sviluppate e verificate con la preparazione degli esami e in particolar modo con la frequenza del tirocinio pratico, nel quale la teoria e la pratica sono coniugate allo scopo di raggiungere un'adeguata preparazione della prova finale.
Requisiti di accesso
Sono ammessi al Corso di Laurea gli studenti in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo ai sensi della normativa vigente. Le conoscenze necessarie per l'accesso sono verificate con una prova d'ingresso, come previsto dalle normative vigenti. Sono richieste conoscenze di base di biologia, chimica, matematica e fisica a livello di scuola media superiore, e conoscenze di cultura generale e abilità di ragionamento logico. Inoltre lo studente deve possedere, come pre-requisiti, buona capacità al contatto umano, buona capacità al lavoro di gruppo, abilità di analisi e risoluzione dei problemi, abilità ad acquisire autonomamente nuove conoscenze e informazioni e capacità di valutarle criticamente.
L'accesso al Corso di Laurea é a numero programmato in base alla legge 2 agosto 1999 n. 264, ed é subordinato al superamento di un esame di ammissione che consiste in una prova con domande a risposta multipla.
L'accesso al Corso di Laurea é a numero programmato in base alla legge 2 agosto 1999 n. 264, ed é subordinato al superamento di un esame di ammissione che consiste in una prova con domande a risposta multipla.
Esame finale
Le caratteristiche della prova finale sono stabilite nel regolamento del Corso di Laurea.
Per essere ammesso alla prova finale lo studente deve aver conseguito tutti i crediti nelle attività formative e nel tirocinio, previsti dal piano di studi. La prova finale ha valore di esame di Stato abilitante all'esercizio della professione (D. L.gs 502/1992, art. 6, comma 3) ed é organizzata in due sessioni definite a livello nazionale.
La prova finale consiste in:
a) nella presentazione e discussione di un elaborato scritto relativo alle attività di ricerca svolte autonomamente utilizzando le metodologie teorico-pratiche acquisite nell'ambito del corso di studio. (Cfr. D.M. 19 febbraio 2009, art.7).
b) una prova pratica nel corso della quale lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e le abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale;
Lo studente nella prova pratica dovrà dimostrare di possedere una buona formazione tecnico-pratica, di aver acquisito conoscenze teoriche e pratiche nell'ambito specifico delle tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, di saper comprendere e applicare tecniche innovative.
Sotto la guida di un relatore, lo studente dovrà elaborarla in modo originale e dimostrare capacità autonome di apprendimento e di giudizio, di essere in grado di elaborare, interpretare e discutere i risultati ottenuti e di comunicarli, anche con l'uso di mezzi informatici.
Alla prova finale, il cui punteggio é espresso in centodecimi, sono attribuiti 5 CFU.
Essa, rappresentando il completamento del percorso di formazione professionale e scientifica dello studente, ha lo scopo di conferirgli non solo il titolo accademico della conclusione del percorso formativo ma anche sancire l'acquisizione dell'autonomia professionale, sviluppata per mezzo dei contenuti formativi teorico pratici e applicativi previsti nel percorso di studi, che lo rendono atto a spendersi nel mondo del lavoro.
Per essere ammesso alla prova finale lo studente deve aver conseguito tutti i crediti nelle attività formative e nel tirocinio, previsti dal piano di studi. La prova finale ha valore di esame di Stato abilitante all'esercizio della professione (D. L.gs 502/1992, art. 6, comma 3) ed é organizzata in due sessioni definite a livello nazionale.
La prova finale consiste in:
a) nella presentazione e discussione di un elaborato scritto relativo alle attività di ricerca svolte autonomamente utilizzando le metodologie teorico-pratiche acquisite nell'ambito del corso di studio. (Cfr. D.M. 19 febbraio 2009, art.7).
b) una prova pratica nel corso della quale lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e le abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale;
Lo studente nella prova pratica dovrà dimostrare di possedere una buona formazione tecnico-pratica, di aver acquisito conoscenze teoriche e pratiche nell'ambito specifico delle tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, di saper comprendere e applicare tecniche innovative.
Sotto la guida di un relatore, lo studente dovrà elaborarla in modo originale e dimostrare capacità autonome di apprendimento e di giudizio, di essere in grado di elaborare, interpretare e discutere i risultati ottenuti e di comunicarli, anche con l'uso di mezzi informatici.
Alla prova finale, il cui punteggio é espresso in centodecimi, sono attribuiti 5 CFU.
Essa, rappresentando il completamento del percorso di formazione professionale e scientifica dello studente, ha lo scopo di conferirgli non solo il titolo accademico della conclusione del percorso formativo ma anche sancire l'acquisizione dell'autonomia professionale, sviluppata per mezzo dei contenuti formativi teorico pratici e applicativi previsti nel percorso di studi, che lo rendono atto a spendersi nel mondo del lavoro.
Insegnamenti
Insegnamenti (69)
2 CFU
12 ore
2 CFU
12 ore
2 CFU
12 ore
2 CFU
0 ore
2 CFU
0 ore
2 CFU
12 ore
2 CFU
12 ore
2 CFU
12 ore
2 CFU
12 ore
3 CFU
18 ore
3 CFU
18 ore
2 CFU
12 ore
2 CFU
12 ore
3 CFU
18 ore
2 CFU
12 ore
3 CFU
18 ore
0 CFU
0 ore
4439/3 - PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI
Secondo Semestre (26/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
1 CFU
6 ore
2 CFU
12 ore
1 CFU
6 ore
1 CFU
6 ore
1 CFU
6 ore
1 CFU
6 ore
4544/2 - INQUINAMENTO DELL'ARIA E TECNICHE DI DEPURAZIONE
Primo Semestre (30/09/2024 - 20/12/2024)
- 2024
2 CFU
12 ore
2 CFU
12 ore
1 CFU
6 ore
2 CFU
12 ore
4548/2 - PREVENZIONE DEI TRAUMATISMI CRANICI E SPINALI
Secondo Semestre (26/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
2 CFU
12 ore
1 CFU
6 ore
1 CFU
6 ore
5 CFU
30 ore
1 CFU
6 ore
2 CFU
12 ore
1 CFU
6 ore
5331/4 - TECNICHE DELLA PREVENZIONE DELLE MALATTIE PROFESSIONALI
Primo Semestre (30/09/2024 - 20/12/2024)
- 2024
3 CFU
18 ore
2 CFU
12 ore
1 CFU
6 ore
5332/2 - LA PREVENZIONE DEI RISCHI PER LA SICUREZZA
Secondo Semestre (26/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
1 CFU
6 ore
5332/3 - PREVENZIONE INFORTUNI E DELLE MALATTIE PROFESSIONALI
Secondo Semestre (26/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
1 CFU
6 ore
5332/4 - BUONE PRATICHE PER LA PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO
Secondo Semestre (26/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
1 CFU
6 ore
1 CFU
6 ore
2 CFU
12 ore
5648/2 - L'ANALISI DEL RISCHIO NELLE PRODUZIONI ALIMENTARI
Secondo Semestre (26/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
2 CFU
12 ore
1 CFU
6 ore
2 CFU
12 ore
1 CFU
6 ore
5660/3 - TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'IGIENE DEGLI ALIMENTI
Primo Semestre (30/09/2024 - 20/12/2024)
- 2024
3 CFU
18 ore
5660/4 - TECNICHE DELLA PREVENZIONE NEI SERVIZI VETERINARI
Primo Semestre (30/09/2024 - 20/12/2024)
- 2024
1 CFU
6 ore
2 CFU
12 ore
2 CFU
12 ore
1 CFU
6 ore
2 CFU
12 ore
2 CFU
12 ore
5736/4 - LA RESPONSABILITA' PERSONALE E LA TUTELA DELL'INDIVIDUO AL LAVORO
Secondo Semestre (26/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
1 CFU
6 ore
5736/5 - LA RESPONSABILITA' PERSONALE E LA TUTELA DELL'INDIVIDUO AL LAVORO
Secondo Semestre (26/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
1 CFU
6 ore
8 CFU
200 ore
12 CFU
300 ore
8 CFU
200 ore
10 CFU
250 ore
10 CFU
250 ore
12 CFU
300 ore
1 CFU
6 ore
1 CFU
6 ore
1 CFU
6 ore
2 CFU
12 ore
2 CFU
24 ore
1 CFU
12 ore
A002655 - PREVENZIONE DELL'INQUINAMENTO AMBIENTALE I
Primo Semestre (30/09/2024 - 20/12/2024)
- 2024
2 CFU
12 ore
A002656 - PREVENZIONE DELL'INQUINAMENTO AMBIENTALE II
Primo Semestre (30/09/2024 - 20/12/2024)
- 2024
2 CFU
12 ore
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Persone
Persone (49)
Professori/esse Ordinari/eDirigente
Personale tecnico amm.vo
Professori/esse Associati/e
DirigenteRicercatrice/tore
Ricercatrice/tore
DirigenteProfessori/esse Ordinari/e
DirigentePersonale tecnico amm.vo
Docenti
Professori/esse Ordinari/eDirigente
Professori/esse Associati/e
Professori/esse Associati/e
Ricercatrice/tore a tempo det.
Ricercatrice/tore a tempo det.
Professori/esse Ordinari/eDirigente
Professori/esse Associati/e
Docenti
Docenti
DirigenteProfessori/esse Associati/e
Personale tecnico amm.vo
Personale tecnico amm.vo
Professori/esse Associati/e
Ricercatrice/tore a tempo det.
Professori/esse Associati/e
Professori/esse Ordinari/eDirigente
Ricercatrice/tore a tempo det.
Ricercatrice/tore a tempo det.
DirigenteProfessori/esse Ordinari/e
Professori/esse Ordinari/e
Docenti
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