Nello scorso triennio la sezione Vita quotidiana dell’AIS (Associazione Italiana di Sociologia) ha sviluppato una riflessione sulla trasformazione del senso comune in tutti gli ambiti della vita quotidiana. Sono stati organizzati seminari e convegni che hanno provato a gettare luce sul complicato rapporto tra le trasformazioni strutturali della società a cui abbiamo assistito negli ultimi decenni e le mutazioni nelle rappresentazioni sociali, nelle pratiche di organizzazione e nelle consuetudini relazionali. Tuttavia proprio nel pieno svolgimento di questo percorso di riflessione una nuova drammatica sfida ha cambiato le vite di tutti noi. La pandemia ha, infatti, svelato e ampiamente messo in discussione gli equilibri sociali, politici ed economici, sia a livello strutturale, sia a livello microsociale mostrando proprio sul piano della vita quotidiana il suo dirompente e ineludibile potenziale trasformativo. La sezione si è allora impegnata in un percorso di riflessione che iniziasse a raccogliere riflessioni ed evidenze sugli aspetti maggiormente sfidati dalla situazione di crisi legata al Virus circa le abitudini, le relazioni, i modi di intendere il rapporto tra ambiente umano e non umano, le pratiche lavorative e di loisir, i rapporti tra generi e generazioni, le modalità di vivere tempi e spazi. Proprio da questo punto di partenza muove la proposta che si intende sostenere per il lavoro del prossimo triennio. Il nuovo direttivo si impegnerà a lavorare per predisporre una riflessione approfondita sulle trasformazioni macro e microsociali innescati dalla pandemia, ma soprattutto sulle conseguenze che lo sconvolgimento degli equilibri precedenti ha prodotto e produrrà in futuro nell’intera società a partire dai tratti di esperienza quotidiana e di quotidiana organizzazione della vita sociale.
Da un lato, sono emerse nuove fratture sociali fondate proprio sui differenti modi di tematizzare la reazione all’evento pandemico che vanno dal negazionismo radicale all’ipercorrettismo scientista. Dall’altro, da più parti si sottolinea il rischio che la crisi COVID-19 abbia contribuito a mettere tra parantesi per un certo periodo alcune questioni spinose che tuttavia oggi potrebbero riesplodere in tutta la loro complessità. Sarà obiettivo del direttivo analizzarne i nuovi contorni, evidenziando gli spazi sociali in cui queste dinamiche e questi processi di esplicitano. Si pensi alle questioni legate all’identità di genere, alle questioni migratorie e di sicurezza globale. La crisi pandemica si è innestata su problemi e situazioni tremendamente complesse sullo scacchiere internazionale innescando potenziali crisi umanitarie che non mancheranno di avere conseguenze sulle percezioni sociali del senso di giustizia.
Periodo di attività:
(ottobre 30, 2021 - ottobre 30, 2024)