Tipo Corso:
Laurea Magistrale Ciclo Unico 6 anni
Durata (anni):
6
Programma E Obiettivi
Obiettivi
Il Corso di Studio si propone di formare medici dotati delle conoscenze multidisciplinari teorico-pratiche, metodologiche e dell'autonomia professionale, decisionale e operativa per la promozione della salute, la prevenzione e la cura delle malattie in Italia e in contesti internazionali; esso fornisce inoltre i fondamenti metodologici della ricerca scientifica e le basi metodologiche e culturali per la formazione permanente.
Il percorso di studi si articola in sei anni, per complessivi 360 crediti formativi universitari (CFU), secondo la vigente normativa italiana ed europea, di cui almeno 60 da acquisire in attività formative volte alla maturazione di specifiche competenze professionali; le attività di natura professionalizzante si svolgono essenzialmente nelle Unità Operative dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico 'G. Martino' di Messina, in cui cura e assistenza al malato si coniugano con didattica e ricerca scientifica, e presso gli studi dei Medici di Medicina Generale. Gli studenti hanno a disposizione 18 CFU per la preparazione della tesi e possono personalizzare il proprio piano di studi con attività didattiche elettive di loro particolare interesse, per complessivi 8 CFU (seminari, corsi monografici, partecipazione a convegni e congressi, internati clinici e di ricerca in Italia e all'estero, etc).
Il primo anno è dedicato all'acquisizione delle nozioni fondamentali e metodologiche di fisica, informatica e statistica, delle conoscenze della materia vivente, dell'organizzazione molecolare, cellulare, unitamente all'informazione genetica, e tissutale degli organismi viventi, dell'ontogenesi e dell'architettura del corpo umano e un corso che avvicini subito lo studente alla dimensione clinica;
il secondo anno conduce alla conoscenza della morfologia e del funzionamento normale degli organi e apparati e dei meccanismi di base dei processi morbosi, consolidando, inoltre, le prime conoscenze della dimensione clinica;
dal terzo al quinto anno la preparazione è volta all'acquisizione di abilità cliniche, tramite corsi integrati di discipline medico-chirurgiche in cui la didattica frontale viene affiancata dall'attività professionalizzante;
il sesto anno è focalizzato sull'abilità di ragionamento clinico, da parte dello studente, applicando le conoscenze e il metodo scientifico appresi in precedenza all'esame di casi clinici e chirurgici, anche in situazioni di emergenza. Il percorso formativo, per poter svolgere l'attività di medico chirurgo nei vari ruoli ed ambiti professionali clinici, sanitari e bio-medici, si conclude con la preparazione e discussione della tesi, che rappresenta un momento formativo importante per la maturazione di capacità speculative originali fondate sul metodo scientifico.
Il percorso formativo si contraddistingue per:
- l'armonica e progressiva acquisizione delle conoscenze fornite dalle scienze di base e delle abilità cliniche;
- la valorizzazione del rapporto medico-paziente attraverso il precoce contatto sin dagli inizi del corso e integrato alle scienze di base e cliniche;
- la pratica clinica, particolarmente solida, attraverso un considerevole numero di crediti e un ampio utilizzo della didattica di tipo tutoriale, capace di trasformare la conoscenza teorica in vissuto personale in modo tale da costruire la propria scala di valori e interessi, per gestire in modo professionale la complessità della medicina;
- una visione multidisciplinare e integrata dei problemi più comuni della salute e della malattia, con una formazione orientata alla prevenzione e alla promozione della salute centrata sull'uomo sia nella sua globalità che specificità di genere e di popolazione e alla comunicazione interculturale;
- l'utilizzo della metodologia scientifica, clinica e professionale rivolta ai problemi di salute del singolo e della comunità, con la doverosa attenzione alle differenze di popolazione e di genere;
- l'applicazione di metodologie didattiche interattive che consentono allo studente di svolgere un ruolo attivo come il Problem Based Learning, il Case Method, il Problem Solving, le Concept Maps, la discussione di casi clinici e del trigger clinico, nonché laboratori, esercitazioni, didattica a piccoli gruppi, conferenze e seminari interdisciplinari;
- prove d'esame articolate oltre che nelle tradizionali modalità orale o scritta anche in una sequenza di item utili a verificare le conoscenze acquisite come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite, come l'Objective Structured Clinical Examination, il mini-Clinical Evaluation Exercise, il Direct Observation of Procedural Skills.
La lingua ufficiale del Corso per lezioni, attività pratiche ed esami è l'inglese. Al fine di garantire un apprendimento produttivo durante le attività professionalizzanti al letto del paziente, corsi di lingua italiana sono organizzati, nei primi due anni, presso il Centro Linguistico di Ateneo (CLAM), il quale attesterà il conseguimento del livello di conoscenza richiesto: B1 (Common European Framework of Reference of languages).
Il percorso di studi si articola in sei anni, per complessivi 360 crediti formativi universitari (CFU), secondo la vigente normativa italiana ed europea, di cui almeno 60 da acquisire in attività formative volte alla maturazione di specifiche competenze professionali; le attività di natura professionalizzante si svolgono essenzialmente nelle Unità Operative dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico 'G. Martino' di Messina, in cui cura e assistenza al malato si coniugano con didattica e ricerca scientifica, e presso gli studi dei Medici di Medicina Generale. Gli studenti hanno a disposizione 18 CFU per la preparazione della tesi e possono personalizzare il proprio piano di studi con attività didattiche elettive di loro particolare interesse, per complessivi 8 CFU (seminari, corsi monografici, partecipazione a convegni e congressi, internati clinici e di ricerca in Italia e all'estero, etc).
Il primo anno è dedicato all'acquisizione delle nozioni fondamentali e metodologiche di fisica, informatica e statistica, delle conoscenze della materia vivente, dell'organizzazione molecolare, cellulare, unitamente all'informazione genetica, e tissutale degli organismi viventi, dell'ontogenesi e dell'architettura del corpo umano e un corso che avvicini subito lo studente alla dimensione clinica;
il secondo anno conduce alla conoscenza della morfologia e del funzionamento normale degli organi e apparati e dei meccanismi di base dei processi morbosi, consolidando, inoltre, le prime conoscenze della dimensione clinica;
dal terzo al quinto anno la preparazione è volta all'acquisizione di abilità cliniche, tramite corsi integrati di discipline medico-chirurgiche in cui la didattica frontale viene affiancata dall'attività professionalizzante;
il sesto anno è focalizzato sull'abilità di ragionamento clinico, da parte dello studente, applicando le conoscenze e il metodo scientifico appresi in precedenza all'esame di casi clinici e chirurgici, anche in situazioni di emergenza. Il percorso formativo, per poter svolgere l'attività di medico chirurgo nei vari ruoli ed ambiti professionali clinici, sanitari e bio-medici, si conclude con la preparazione e discussione della tesi, che rappresenta un momento formativo importante per la maturazione di capacità speculative originali fondate sul metodo scientifico.
Il percorso formativo si contraddistingue per:
- l'armonica e progressiva acquisizione delle conoscenze fornite dalle scienze di base e delle abilità cliniche;
- la valorizzazione del rapporto medico-paziente attraverso il precoce contatto sin dagli inizi del corso e integrato alle scienze di base e cliniche;
- la pratica clinica, particolarmente solida, attraverso un considerevole numero di crediti e un ampio utilizzo della didattica di tipo tutoriale, capace di trasformare la conoscenza teorica in vissuto personale in modo tale da costruire la propria scala di valori e interessi, per gestire in modo professionale la complessità della medicina;
- una visione multidisciplinare e integrata dei problemi più comuni della salute e della malattia, con una formazione orientata alla prevenzione e alla promozione della salute centrata sull'uomo sia nella sua globalità che specificità di genere e di popolazione e alla comunicazione interculturale;
- l'utilizzo della metodologia scientifica, clinica e professionale rivolta ai problemi di salute del singolo e della comunità, con la doverosa attenzione alle differenze di popolazione e di genere;
- l'applicazione di metodologie didattiche interattive che consentono allo studente di svolgere un ruolo attivo come il Problem Based Learning, il Case Method, il Problem Solving, le Concept Maps, la discussione di casi clinici e del trigger clinico, nonché laboratori, esercitazioni, didattica a piccoli gruppi, conferenze e seminari interdisciplinari;
- prove d'esame articolate oltre che nelle tradizionali modalità orale o scritta anche in una sequenza di item utili a verificare le conoscenze acquisite come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite, come l'Objective Structured Clinical Examination, il mini-Clinical Evaluation Exercise, il Direct Observation of Procedural Skills.
La lingua ufficiale del Corso per lezioni, attività pratiche ed esami è l'inglese. Al fine di garantire un apprendimento produttivo durante le attività professionalizzanti al letto del paziente, corsi di lingua italiana sono organizzati, nei primi due anni, presso il Centro Linguistico di Ateneo (CLAM), il quale attesterà il conseguimento del livello di conoscenza richiesto: B1 (Common European Framework of Reference of languages).
Conoscenze e capacità di comprensione
Al termine del Corso di Studi, il laureato dovrà possedere conoscenza e capacità di comprensione tali da consentirgli di elaborare e/o applicare idee originali, all'interno del contesto della ricerca biomedica e traslazionale.
Pertanto dovrà possedere:
- conoscenze della materia vivente e delle basi genetiche, molecolari, cellulari e dello sviluppo dell'organismo umano;
- conoscenze dei presupposti morfologici, fisiologici, sociali, di genere e di popolazione che contribuiscono a determinare lo stato di salute degli individui;
- conoscenze delle cause e dei meccanismi di insorgenza e progressione delle patologie, con attenzione alle differenze di genere e di popolazione;
- conoscenze degli approcci diagnostici e terapeutici delle malattie, in relazione anche alle differenze di genere e di popolazione;
- conoscenze dell'organizzazione sanitaria, degli aspetti etici e medico-legali della professione medica;
- conoscenze dei metodi della ricerca di base e clinica e degli strumenti di aggiornamento scientifico.
I risultati verranno conseguiti dal laureato attraverso la frequenza di lezioni frontali, didattica a piccoli gruppi, discussione di casi clinici, laboratori, esercitazioni, conferenze e seminari interdisciplinari, attività elettive e professionalizzanti.
La verifica verrà effettuata mediante esami, verifiche in itinere, valutazione delle attività pratiche e dell'elaborato finale.
Pertanto dovrà possedere:
- conoscenze della materia vivente e delle basi genetiche, molecolari, cellulari e dello sviluppo dell'organismo umano;
- conoscenze dei presupposti morfologici, fisiologici, sociali, di genere e di popolazione che contribuiscono a determinare lo stato di salute degli individui;
- conoscenze delle cause e dei meccanismi di insorgenza e progressione delle patologie, con attenzione alle differenze di genere e di popolazione;
- conoscenze degli approcci diagnostici e terapeutici delle malattie, in relazione anche alle differenze di genere e di popolazione;
- conoscenze dell'organizzazione sanitaria, degli aspetti etici e medico-legali della professione medica;
- conoscenze dei metodi della ricerca di base e clinica e degli strumenti di aggiornamento scientifico.
I risultati verranno conseguiti dal laureato attraverso la frequenza di lezioni frontali, didattica a piccoli gruppi, discussione di casi clinici, laboratori, esercitazioni, conferenze e seminari interdisciplinari, attività elettive e professionalizzanti.
La verifica verrà effettuata mediante esami, verifiche in itinere, valutazione delle attività pratiche e dell'elaborato finale.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
Al termine del Corso di Studi, il laureato dovrà esser capace di applicare le proprie conoscenze, di comprendere e di risolvere i problemi attinenti anche a tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti ampi e interdisciplinari, con attenzione alla specificità di genere, così da esercitare le competenze cliniche necessarie ad affrontare le complessità dei problemi di salute della popolazione e della loro cura.
Pertanto dovrà essere in grado di saper:
- valutare lo stato di salute di un paziente, anche in connessione allo stile di vita e a eventuali situazioni di rischio congenito o ambientale, e suggerire approcci adeguati per la prevenzione delle malattie;
- raccogliere correttamente una storia clinica ed effettuare un esame dello stato fisico e mentale del paziente;
- differenziare le anomalie morfo-funzionali nelle malattie, applicando inoltre le strategie diagnostiche adeguate, analizzando e interpretando i risultati allo scopo di formulare una diagnosi corretta e somministrare la conseguente terapia, con attenzione alle differenze di genere;
- gestire correttamente e in autonomia le urgenze cliniche più comuni;
- applicare i principi legali ed etici della professione, nel rispetto delle differenze etniche o genere specifiche, e i fondamenti della buona sanità;
- collaborare con altri operatori sanitari nella complessiva gestione del paziente.
I risultati verranno conseguiti dal laureato attraverso la frequenza di lezioni frontali, didattica a piccoli gruppi, discussione di casi clinici, laboratori, esercitazioni, conferenze e seminari interdisciplinari, attività elettive e professionalizzanti.
La verifica verrà effettuata mediante esami, verifiche in itinere, valutazione delle attività pratiche e dell'elaborato finale.
Pertanto dovrà essere in grado di saper:
- valutare lo stato di salute di un paziente, anche in connessione allo stile di vita e a eventuali situazioni di rischio congenito o ambientale, e suggerire approcci adeguati per la prevenzione delle malattie;
- raccogliere correttamente una storia clinica ed effettuare un esame dello stato fisico e mentale del paziente;
- differenziare le anomalie morfo-funzionali nelle malattie, applicando inoltre le strategie diagnostiche adeguate, analizzando e interpretando i risultati allo scopo di formulare una diagnosi corretta e somministrare la conseguente terapia, con attenzione alle differenze di genere;
- gestire correttamente e in autonomia le urgenze cliniche più comuni;
- applicare i principi legali ed etici della professione, nel rispetto delle differenze etniche o genere specifiche, e i fondamenti della buona sanità;
- collaborare con altri operatori sanitari nella complessiva gestione del paziente.
I risultati verranno conseguiti dal laureato attraverso la frequenza di lezioni frontali, didattica a piccoli gruppi, discussione di casi clinici, laboratori, esercitazioni, conferenze e seminari interdisciplinari, attività elettive e professionalizzanti.
La verifica verrà effettuata mediante esami, verifiche in itinere, valutazione delle attività pratiche e dell'elaborato finale.
Autonomia di giudizi
Al termine del Corso di Studi, i laureati dovranno avere la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base anche di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi.
Pertanto dovranno essere in grado di:
- dimostrare nello svolgimento delle attività professionali un approccio critico, uno scetticismo costruttivo, e un atteggiamento creativo orientato alla ricerca;
- tenere in considerazione l'importanza e le limitazioni del pensiero scientifico basato sull'informazione, ottenuta da diverse risorse, per stabilire la causa, il trattamento e la prevenzione delle malattie;
- valutare criticamente i dati e formulare giudizi personali per risolvere, nella consapevolezza del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle decisioni prese durante la pratica medica, i problemi analitici e complessi, utilizzando le basi del pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti senza aspettare che essa sia loro fornita;
- programmare in maniera efficace e gestire in modo efficiente il proprio tempo e le proprie attività per fare fronte alle condizioni di incertezza, ed esercitare la capacità di adattarsi ai cambiamenti;
- esercitare la responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli pazienti, nel rispetto del codice deontologico della professione medica;
- applicare correttamente i principi del ragionamento morale e adottare le giuste decisioni riguardo ai possibili conflitti nei valori etici, legali e professionali, compresi quelli che possono emergere dal disagio economico, dalla commercializzazione delle cure della salute e dalle nuove scoperte scientifiche;
- esercitare il pensiero riflessivo sulla propria attività professionale quanto alla relazione coi pazienti e con gli altri operatori, ai metodi impiegati, ai risultati ottenuti, ai vissuti personali ed emotivi, ai principi morali, etici e legali che sono alla base della professione.
L’autonomia di giudizio verrà conseguita dal laureato attraverso la frequenza dell'attività didattica, l'interazione con i pazienti durante l'attività professionalizzante, la discussione interattiva di casi clinici con docenti e tutor e nella fase della preparazione autonoma della tesi di laurea.
La verifica verrà effettuata mediante esami, verifiche in itinere, valutazione delle attività pratiche e dell'elaborato finale.
Pertanto dovranno essere in grado di:
- dimostrare nello svolgimento delle attività professionali un approccio critico, uno scetticismo costruttivo, e un atteggiamento creativo orientato alla ricerca;
- tenere in considerazione l'importanza e le limitazioni del pensiero scientifico basato sull'informazione, ottenuta da diverse risorse, per stabilire la causa, il trattamento e la prevenzione delle malattie;
- valutare criticamente i dati e formulare giudizi personali per risolvere, nella consapevolezza del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle decisioni prese durante la pratica medica, i problemi analitici e complessi, utilizzando le basi del pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti senza aspettare che essa sia loro fornita;
- programmare in maniera efficace e gestire in modo efficiente il proprio tempo e le proprie attività per fare fronte alle condizioni di incertezza, ed esercitare la capacità di adattarsi ai cambiamenti;
- esercitare la responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli pazienti, nel rispetto del codice deontologico della professione medica;
- applicare correttamente i principi del ragionamento morale e adottare le giuste decisioni riguardo ai possibili conflitti nei valori etici, legali e professionali, compresi quelli che possono emergere dal disagio economico, dalla commercializzazione delle cure della salute e dalle nuove scoperte scientifiche;
- esercitare il pensiero riflessivo sulla propria attività professionale quanto alla relazione coi pazienti e con gli altri operatori, ai metodi impiegati, ai risultati ottenuti, ai vissuti personali ed emotivi, ai principi morali, etici e legali che sono alla base della professione.
L’autonomia di giudizio verrà conseguita dal laureato attraverso la frequenza dell'attività didattica, l'interazione con i pazienti durante l'attività professionalizzante, la discussione interattiva di casi clinici con docenti e tutor e nella fase della preparazione autonoma della tesi di laurea.
La verifica verrà effettuata mediante esami, verifiche in itinere, valutazione delle attività pratiche e dell'elaborato finale.
Abilità comunicative
I laureati dovranno saper comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le loro conclusioni, le conoscenze e la ratio a esse sottese a interlocutori specialisti e non specialisti, nonché - con le modalità richieste dalle circostanze - ai propri pazienti, anche in contesti internazionali e multiculturali.
A tal fine dovranno essere in grado di:
- ascoltare attentamente per estrarre e sintetizzare le informazioni rilevanti su tutte le problematiche, comprendendone i loro contenuti;
- mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e i loro parenti, rendendoli capaci di condividere le decisioni come partner alla pari;
- comunicare in maniera efficace con i colleghi, con la comunità, con altri settori e con i media;
- interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente;
- dimostrare di avere le capacità di base e gli atteggiamenti corretti nell'insegnamento agli altri;
- dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con i pazienti e con la comunità;
- comunicare in maniera efficace sia oralmente sia in forma scritta;
- creare e mantenere buone documentazioni mediche;
- riassumere e presentare l'informazione appropriata ai bisogni dell'audience, e discutere piani di azione raggiungibili e accettabili che rappresentino delle priorità per l'individuo e per la comunità.
Le abilità comunicative verranno sviluppate attraverso le attività in gruppo previste nel percorso formativo, la frequenza in reparto nonché mediante il confronto continuo e critico con i tutor.
La verifica delle abilità comunicative avverrà attraverso la valutazione di attività individuali e di gruppo, in particolare nell'attività professionalizzante caratterizzata da una grande variabilità di situazioni interattive, oltre che negli esami orali e nella tesi di laurea.
A tal fine dovranno essere in grado di:
- ascoltare attentamente per estrarre e sintetizzare le informazioni rilevanti su tutte le problematiche, comprendendone i loro contenuti;
- mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e i loro parenti, rendendoli capaci di condividere le decisioni come partner alla pari;
- comunicare in maniera efficace con i colleghi, con la comunità, con altri settori e con i media;
- interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente;
- dimostrare di avere le capacità di base e gli atteggiamenti corretti nell'insegnamento agli altri;
- dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con i pazienti e con la comunità;
- comunicare in maniera efficace sia oralmente sia in forma scritta;
- creare e mantenere buone documentazioni mediche;
- riassumere e presentare l'informazione appropriata ai bisogni dell'audience, e discutere piani di azione raggiungibili e accettabili che rappresentino delle priorità per l'individuo e per la comunità.
Le abilità comunicative verranno sviluppate attraverso le attività in gruppo previste nel percorso formativo, la frequenza in reparto nonché mediante il confronto continuo e critico con i tutor.
La verifica delle abilità comunicative avverrà attraverso la valutazione di attività individuali e di gruppo, in particolare nell'attività professionalizzante caratterizzata da una grande variabilità di situazioni interattive, oltre che negli esami orali e nella tesi di laurea.
Capacità di apprendimento
I laureati dovranno sviluppare capacità di apprendimento tali da consentire loro di continuare a studiare per lo più in modo auto-diretto o autonomo, anche nell'ambito della formazione permanente e nei cicli di studio successivi.
A tal fine dovranno essere in grado di:
- raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente le conoscenze scientifiche e l'informazione sanitaria-biomedica dalle diverse risorse e database disponibili;
- intervenire attivamente e contribuire con dati e osservazioni personali originali a eventi scientifici o di aggiornamento internazionali e nazionali;
- ottenere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati clinici;
- utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come valido supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza e il monitoraggio dello stato di salute;
- comprendere l'applicazione e anche le limitazioni della tecnologia dell'informazione;
- gestire un buon archivio della propria pratica medica, per una sua successiva analisi e miglioramento.
I risultati attesi verranno conseguiti nel quadro delle attività dei corsi di insegnamento, durante l'attività pratica, e attraverso le attività associate alla preparazione della tesi di laurea.
Le capacità acquisite durante l'intero percorso formativo verranno valutate attraverso forme di verifica continua durante le attività formative e mediante la verifica della capacità di auto-apprendimento maturata durante lo svolgimento dell'attività relativa alla prova finale.
A tal fine dovranno essere in grado di:
- raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente le conoscenze scientifiche e l'informazione sanitaria-biomedica dalle diverse risorse e database disponibili;
- intervenire attivamente e contribuire con dati e osservazioni personali originali a eventi scientifici o di aggiornamento internazionali e nazionali;
- ottenere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati clinici;
- utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come valido supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza e il monitoraggio dello stato di salute;
- comprendere l'applicazione e anche le limitazioni della tecnologia dell'informazione;
- gestire un buon archivio della propria pratica medica, per una sua successiva analisi e miglioramento.
I risultati attesi verranno conseguiti nel quadro delle attività dei corsi di insegnamento, durante l'attività pratica, e attraverso le attività associate alla preparazione della tesi di laurea.
Le capacità acquisite durante l'intero percorso formativo verranno valutate attraverso forme di verifica continua durante le attività formative e mediante la verifica della capacità di auto-apprendimento maturata durante lo svolgimento dell'attività relativa alla prova finale.
Requisiti di accesso
Per essere ammessi al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia in lingua inglese occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
Sono inoltre richieste: a) le conoscenze definite annualmente dal Decreto Ministeriale dedicato recante la disciplina della prova di ammissione e pubblicate nel bando di ammissione, b) la conoscenza della lingua inglese in qualità di madrelingua o in possesso di certificazione di livello almeno pari al B2 (Common European Framework of Reference of languages - CEFR).
a) Le conoscenze si intendono verificate, complessivamente, con l'ammissione al Corso di Laurea, qualora venga conseguita una votazione uguale o superiore alla soglia minima per l'ammissione definita dal Decreto Ministeriale annuale relativo alle modalità e contenuti delle prove di ammissione per i corsi di laurea ad accesso programmato a livello nazionale. Nel caso in cui il Decreto Ministeriale non determini la suddetta soglia per l'ammissione, il Corso di Laurea indicherà la soglia minima oltre la quale si intendono verificate le conoscenze. Qualora la prova a livello nazionale metta in evidenza carenze in Biologia, Chimica e Fisica, valutate con punteggio inferiore al 25% del punteggio massimo per singola disciplina, o gli studenti non abbiamo raggiunto la soglia minima, il Corso di Laurea assegnerà obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare nel primo anno di corso.
b) La conoscenza della lingua inglese è automaticamente riconosciuta ai madrelingua. Per gli studenti non madrelingua inglese è richiesto il possesso di una certificazione di lingua inglese di livello almeno pari al B2 del CEFR. I termini scientifici e tecnici utilizzati nel test di accesso al corso (IMAT) sono considerati superiori al livello B2 di competenza, necessari per gli studenti che intendono intraprendere il corso di laurea internazionale in Medicina e Chirurgia.
Infine, per gli studenti non madrelingua italiana non è richiesto alcun livello di conoscenza di base al momento dell'ingresso al Corso di Laurea ma, al fine di garantire un apprendimento produttivo durante le attività professionalizzanti al letto del paziente, corsi di lingua italiana sono organizzati, già dal primo anno di corso, presso il Centro Linguistico di Ateneo (CLAM), il quale attesterà il conseguimento del livello minimo di conoscenza richiesto: B1 (CEFR).
Sono inoltre richieste: a) le conoscenze definite annualmente dal Decreto Ministeriale dedicato recante la disciplina della prova di ammissione e pubblicate nel bando di ammissione, b) la conoscenza della lingua inglese in qualità di madrelingua o in possesso di certificazione di livello almeno pari al B2 (Common European Framework of Reference of languages - CEFR).
a) Le conoscenze si intendono verificate, complessivamente, con l'ammissione al Corso di Laurea, qualora venga conseguita una votazione uguale o superiore alla soglia minima per l'ammissione definita dal Decreto Ministeriale annuale relativo alle modalità e contenuti delle prove di ammissione per i corsi di laurea ad accesso programmato a livello nazionale. Nel caso in cui il Decreto Ministeriale non determini la suddetta soglia per l'ammissione, il Corso di Laurea indicherà la soglia minima oltre la quale si intendono verificate le conoscenze. Qualora la prova a livello nazionale metta in evidenza carenze in Biologia, Chimica e Fisica, valutate con punteggio inferiore al 25% del punteggio massimo per singola disciplina, o gli studenti non abbiamo raggiunto la soglia minima, il Corso di Laurea assegnerà obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare nel primo anno di corso.
b) La conoscenza della lingua inglese è automaticamente riconosciuta ai madrelingua. Per gli studenti non madrelingua inglese è richiesto il possesso di una certificazione di lingua inglese di livello almeno pari al B2 del CEFR. I termini scientifici e tecnici utilizzati nel test di accesso al corso (IMAT) sono considerati superiori al livello B2 di competenza, necessari per gli studenti che intendono intraprendere il corso di laurea internazionale in Medicina e Chirurgia.
Infine, per gli studenti non madrelingua italiana non è richiesto alcun livello di conoscenza di base al momento dell'ingresso al Corso di Laurea ma, al fine di garantire un apprendimento produttivo durante le attività professionalizzanti al letto del paziente, corsi di lingua italiana sono organizzati, già dal primo anno di corso, presso il Centro Linguistico di Ateneo (CLAM), il quale attesterà il conseguimento del livello minimo di conoscenza richiesto: B1 (CEFR).
Esame finale
La prova finale, a cui sono dedicati 18 CFU, rappresenta un'importante occasione formativa a completamento del percorso di studio. Consiste nella stesura e discussione pubblica di una tesi originale dinanzi a una Commissione di Laurea appositamente nominata e composta ai sensi della normativa vigente e del regolamento didattico di Ateneo. L'elaborato scritto, riguardante un argomento di ricerca inerente alle tematiche che caratterizzano il Corso di Laurea Magistrale, deve essere realizzato dallo studente sotto la guida di un docente relatore ed eventualmente di un correlatore anche straniero.
Profili Professionali
Profili Professionali
Medico-chirurgo nei vari ruoli ed ambiti professionali clinici, sanitari e biomedici.
Il laureato è preparato a svolgere il compito di promozione della salute e prevenzione delle malattie, nonché di diagnosticare le patologie, predisporne il trattamento terapeutico adeguato e monitorarne il conseguente decorso applicando i principi etici e di responsabilità legati alla professione medica.
Il Corso di studio permette l'acquisizione di competenze, anche trasversali, tali da consentire lo svolgimento adeguato delle funzioni legate alla professione. In particolare:
- conoscenza delle basi scientifiche e preparazione teorico-pratica indispensabili ai sensi della direttiva vigente per l'esercizio della professione medica;
- acquisizione di un livello di autonomia professionale, decisionale ed operativa derivante da un percorso formativo caratterizzato da un approccio interdisciplinare ai problemi di salute delle persone sane o malate anche in relazione all'ambiente che le circonda;
- competenza nell'esaminare in una visione unitaria i dati relativi allo stato di salute e di malattia del singolo individuo, interpretandoli criticamente anche alla luce delle conoscenze scientifiche di base;
- conoscenza dello stato della salute internazionale, delle tendenze globali della morbilità e della mortalità delle malattie nell'era della globalizzazione;
- abilità, esperienza e sensibilità per affrontare e risolvere responsabilmente i problemi prioritari legati alla salute dal punto di vista etico, preventivo, diagnostico, prognostico, terapeutico e riabilitativo;
- capacità di comunicare con chiarezza e umanità con il paziente e i suoi familiari, anche in contesti internazionali e multiculturali;
- capacità di riconoscere i problemi sanitari della comunità intervenendo in modo competente, in base ai principi di efficacia e di appropriatezza della pratica clinica;
- capacità di collaborare con diverse figure professionali nelle attività sanitarie di gruppo, anche in contesti internazionali e multiculturali;
- conoscenza della metodologia e cultura necessarie per la pratica della formazione permanente;
- conoscenza dei metodi e capacità di interpretazione critica delle conoscenze per la partecipazione a gruppi di ricerca in ambito scientifico.
I principali sbocchi occupazionali, a livello nazionale e internazionale, del laureato in Medicine and Surgery, previo superamento dell'esame di abilitazione e iscrizione all'albo, sono rappresentati dall'esercizio della professione in:
− Aziende sanitarie e ospedali pubblici e privati;
− Studi medici privati;
− Organizzazioni sanitarie e umanitarie.
La Laurea Magistrale è, inoltre, requisito indispensabile per l'accesso:
− alle Scuole di Specializzazione di Area Medica, Chirurgica e dei Servizi;
− ai Corsi di Formazione Specifica in Medicina Generale.
Infine il laureato può proseguire i propri studi in Master di II livello, Dottorati di Ricerca e intraprendere attività lavorativa nel campo della ricerca di base, traslazionale e clinica.