Nel racconto di Kafka "la Tana" si suggerisce l’idea che elemento originale dell’abitare consista nella costruzione di una tana. Protagonista del racconto è un animale che costruisce. La tana quindi, seguendo il filo delle suggestioni kafkiane, va intesa come der Bau e non die Höhle, una cavità naturale; la tana non è qualcosa che si trova già pronta, come un anfratto, per essere casualmente utilizzata come rifugio e riparo, perché fortuitamente confacente a tali funzioni. Bau intende sempre una costruzione, un artificio, e quindi una tecnica, ossia un’arte. La tana è frutto dell’ingegno, e viene costruita sempre in vista di modalità definite. Essa è senza dubbio un archetipo dell’abitazione umana, il luogo prescelto e accuratamente edificato per dimorare. Il significato che possiamo attribuire alla tana è duplice: da un lato ha il compito di difenderci dai pericoli esterni, dall’altro, in quanto abitazione è il punto di partenza da cui orientarci nel mondo
Sede dell’iniziativa:
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G. D’ANNUNZIO” - CHIETI, PESCARA
DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA, PESCARA
DIPARTIMENTO DI SCIENZE FILOSOFICHE, PEDAGOGICHE ED ECONOMICO-QUANTITATIVE, CHIETI
Periodo di svolgimento dell’iniziativa:
(dicembre 18, 2018 - dicembre 19, 2018)