L’insegnamento ha l’obiettivo di favorire un approccio critico-problematico nei confronti di alcuni aspetti fondamentali della filosofia in ambito estetico sia mediante l’analisi delle sue radici nella storia del pensiero filosofico sia attraverso la valutazione dei suoi aspetti più squisitamente teorici. L’obiettivo, inoltre, è fornire unsolido possesso sia del metodo sia del lessico filosofico in ambito estetico. Attraverso la lettura di testi classici nella storia del pensiero estetico l’insegnamento ha l’ambizione di incoraggiare la gestione problematica delle più rilevanti nozioni sviluppate all’interno dell’estetica come disciplina filosofica. Un obiettivo ulteriore, in questo senso, è mostrare che l’esperienza estetica rappresenta una dimensione peculiare dell’uomo moderno.
Prerequisiti
Preparazione di base nelle discipline filosofiche e storiche; adeguate basi culturali nelle discipline umanistiche; buona padronanza della lingua italiana scritta e orale.
Metodi didattici
Lezione frontale
Verifica Apprendimento
Colloquio orale sugli argomenti trattati nei testi in programma, nelle date riportate sul calendario degli appelli degli esami.
Testi
Th.W. Adorno, Kierkegaard. La costruzione dell’estetico, Guarda, Parma 1993.
S. Kierkegaard, Enten-Eller, Adelphi, Milano 1987 (e sgg).
S. Kierkegaard, Timore e tremore, Mondadori, Milano 2016.
E. Rocca, Kierkegaard, Carocci, Roma 2013.
Contenuti
Il corso si propone d’indagare la critica di Søren Kierkegaard alla forma di vita estetica completamente consumata nell’immediato, nell’istante del godimento che qualsiasi cosa distrugge. L’intenzione, più in generale, è considerare la posizione del filosofo come una presa di distanza dal valori moderni e quindi un’occasione per pensare la logica del desiderio al di là dell’oggetto desiderato come accadrebbe nella dimensione etica della vita. Punto di riferimento per lo svolgimento delle lezioni sarà lo studio che Adorno dedica all’estetica di Kierkegaard.