Il corso magistrale di Storia contemporanea mira a fornire gli strumenti metodologici e critici per l’analisi delle fasi nodali del mondo contemporaneo, con particolare attenzione agli sviluppi della politica internazionale nel corso del XX secolo fino ai giorni nostri, alle trasformazioni socio-economiche introdotte dai processi di globalizzazione e ai cambiamenti culturali prodottisi nel campo dell’informazione con la rivoluzione digitale e l’avvento dei new media. Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di: a) conoscere le periodizzazioni e gli eventi più importanti legati alla storia del mondo contemporaneo; b) confrontarsi criticamente con le problematiche di maggior rilievo che caratterizzano la cosiddetta storia globale; c) conoscere il dibattito e le interpretazioni elaborate in campo storiografico su avvenimenti e questioni cruciali del Novecento.
Prerequisiti
Conoscenza manualistica della storia novecentesca.
Metodi didattici
Lezioni frontali, con l’ausilio di presentazioni in powerpoint e di video.
Verifica Apprendimento
Verifica orale (negli appelli d’esame stabiliti dal Dipartimento) sugli argomenti indicati nel programma, tendente ad accertare la conoscenza dei contenuti, l’autonoma capacità di elaborazione critica, la chiarezza e l’efficacia espositive.
Testi
a) Guido Formigoni, La politica internazionale dal XX al XXI secolo, Il Mulino, Bologna 2018 (nuova edizione) b) Giuliana Laschi, Storia dell’integrazione europea, Le Monnier Università, Milano 2021. c) Lettura del volume di Simone Attilio Bellezza, Il destino dell’Ucraina. Il futuro dell’Europa, Scholé, Editrice Morcelliana, Brescia 2022.
Contenuti
Il corso fornisce un quadro d’insieme dell’evoluzione della politica internazionale dall’apogeo della potenza europea prima della Grande Guerra sino al mondo globalizzato attuale e alla complessa situazione dello spazio post-sovietico. Nel contesto delle evoluzioni geopolitiche degli ultimi decenni, verranno ripercorse le tappe essenziali del processo d’integrazione europea, dalla dichiarazione Schuman del 1950 sino alla nascita dell’Unione europea, al completamento dell’unione economica e monetaria, alle problematiche istituzionali che hanno trovato sistemazione nel Trattato di Lisbona, fino alle difficoltà suscitate dalla grande crisi economica del 2008.