Il corso si propone di sviluppare e stimolare le capacità di comprensione e di analisi critica del rapporto tra diritto e tecnica, intendendo quest’ultima come saper fare (téchnē) in grado di trasformare l’ambiente per adattarlo alle esigenze storiche dell’uomo. La riflessione filosofico-giuridica sull’homo juridicus come homo technologicus condurrà a diversi approfondimenti nell’ambito, tra gli altri, dell’epistemologia giuridica, dell’antropologia giuridica, dell’etica giuridica, della teoria del linguaggio giuridico e della sociologia giuridica. Obiettivo di fondo sarà la comprensione del carattere ambivalente della tecnica quale esperienza, da una parte, in grado di generare mezzi che servono a conoscere e ad agire e, dall’altra, di riflettersi sul nostro modo di essere soggetti giuridici. Lo studente sarà in grado di: - cogliere il rapporto dialettico tra la norma posta dale autorità competenti e le esigenze socio-economiche che scaturiscono dal processo tecnologico; - analizzare i contorni delle nuove forme di soggettività giuridica che gli incessanti scopi della tecnica producono; - comprendere gli sviluppi del linguaggio giuridico generati dall’utilizzo delle nuove tecnologie digitali; - acquisire gli strumenti di interpretazione delle tecniche contemporanee di regolazione sociale.
Prerequisiti
Capacità di ascolto e di comprensione concettuale. Capacità di ragionamento con predisposizione a cogliere i nessi e gli intrecci tra diversi campi del sapere.
Metodi didattici
Lezioni, approfondimenti e seminari
Verifica Apprendimento
Prova intermedia - esame finale orale
Testi
A) N. Irti, E. Severino, Dialogo su Diritto e tecnica, Laterza, Roma-Bari, 2001, pp. 118. e B) A. Garapon, J. Lassègue, La giustizia digitale. Determinismo tecnologico e libertà, il Mulino, Bologna 2021, pp. 264. Numero totale di pagine: 382 Studenti frequentanti: Il programma verrà illustrato dal docente a lezione.
Contenuti
L'insegnamento intende fornire gli strumenti per una comprensione critica della natura storico-concettuale del rapporto tra diritto e tecnica. Sviluppando una generale riflessione sulla tecnica quale attitudine antropologica che, da una parte, consente all'essere umano di migliorare le proprie condizioni di vita e che, dall'altra, incide sui processi di autorappresentazione dello stesso essere umano, si rifletterà tanto sui tentativi di regolazione giuridica della tecnica e delle sue applicazioni quanto della capacità regolativa che la tecnica intrinsecamente possiede. A questa parte generale del corso seguirà una parte monografica dedicata ai riflessi peculiari delle tecnologie digitali nel settore specifico della pratica giurisdizionale. Attraverso l'analisi della cosiddetta giustizia digitale si comprenderanno tanto le potenzialità in termini di efficienza, quanto i rischi di disumanizzazione, che scaturiscono dal rapporto tra diritto e tecnica nel contesto della rivoluzione digitale.
Lingua Insegnamento
Italiano
Altre informazioni
Per particolari categorie di studenti (disabili, lavoratori, fuori corso da più anni, stranieri, atleti professionisti, studenti con gravi problemi di salute, genitori con figli piccoli) è prevista la possibilità di concordare percorsi specifici di apprendimento con il docente.